Questa stupenda idea per risparmiare
sul gas quando cuciniamo l’ho trovata in un sito italiano dove è pubblicata una
dispensa che risale agli anni quaranta, cioè durante la seconda guerra
mondiale. In questa dispensa, oltre ad esserci numerosissimi consigli utili per
risparmiare e aiutare le “massaie” a superare i difficili anni durante il
conflitto, che infliggevano fame e stenti alla popolazione civile, vi è
illustrata, con tanto di disegnino, la famosa cassetta di cottura, il cui scopo
era appunto di risparmiare gas. Si trattava di una cassetta di legno o di
cartone, imbottita all'interno di paglia e usata per “ultimare” la cottura dei
cibi una volta avviati al fuoco. La scatola chiusa e imbottita con la paglia,
un ottimo isolante, permetteva ai cibi di continuare la cottura per alcune ore.
Anche questo era un progetto che volevo fare da tempo, ma ora ho provato ed è
un successone!
Allora, all'inizio pensavo di creare le imbottiture di
paglia, anzi di fieno, dal momento che non mi manca dal giardino. Ma poi, non so, ho pensato di utilizzare un
accorgimento un po’ più igienico, e mi è venuto in mente il rivestimento che si
usa sulle tavole da stiro, fatto apposta per rimandare il caldo del ferro al
tessuto che si sta stirando. Poi, per la scatola, avrei preferito averne una di
legno, ma non ce l’avevo e anche comprandola, in giro non ne ho trovata una
adatta… insomma ho guardato tra le mie scatole di cartone che uso per mettere
via i vestiti per l’inverno e ne ho tirata fuori una. E ho fatto cosi:
- ho foderato le parti laterali interne della scatola con un
rivestimento da tavola da stiro che mi avanzava;
- dal lato che non arrivava a chiudersi ho messo un vecchio cuscinetto
da bebè ricoperto da una altrettanto vecchia sciarpa in pail;
- sul fondo ho messo un cuscino da sedia piatto coperto da una federa;
- e ho preparato un altro cuscino della stessa grandezza da mettere
subito sotto il coperchio. Quando metto la pentola nella cassetta, chiusa
dal suo coperchio, metto sopra il cuscino e poi chiudo con il coperchio
della scatola.
Ecco come funziona il sistema della scatola di
cottura:
La dispensa dice: “Si risparmia combustibile, non
occorre sorvegliare la pentola, i cibi rimangono più gustosi e dopo 8-10 ore si
trovano ancora a 60° -70° di temperatura.”
In sostanza, si cuoce il cibo normalmente sul fornello
e quando ha raggiunto la massima temperatura, si trasferisce la pentola nella
cassetta di cottura e si lascia finire di cuocere lì.
Qui di seguito i tempi di cottura e di permanenza
della pentola in cassetta:
- Pasta secca: previo bollore dell’acqua sul fornello, 10
minuti, o il tempo di cottura normale. (la dispensa riporta mezz'ora di
tempo ma i miei rigatoni erano cotti dopo 10 minuti quindi vi consiglio di
guardare in tempo ed eventualmente lasciare la pasta in cassetta ancora un
po’ se dovesse essere ancora troppo dura);
- Riso: previo bollore dell’acqua sul fornello, 20
minuti;
- Carne lessata: previa bollitura di 30
minuti, circa 4 ore;
- Fagioli e piselli secchi: previa
bollitura di 30 minuti, 4 ore e mezza;
- Cotechino: previa bollitura di 20 minuti, 3 ore;
- Minestrone di verdure fresche: previa
bollitura di 15 minuti, 2 ore;
- Patate bollite: previa bollitura di 10
minuti, da 30 a 50 minuti, a seconda della qualità;
- Castagne secche: previa bollitura di 20 minuti,
3 ore;
- Polenta: previa rimescolatura di mezzo chilo di farina per litro di acqua
salata e bollente e di un solo bollore, 2 ore;
- Stufato o arrosto annegato:
rosolatura, aggiunta di acqua, vino o brodo, cottura preventiva di 20
minuti, 2-3 ore in cassetta;
- Tutti gli sformati di verdura e i budini di frutta si
possono cuocere a bagnomaria nella cassetta.
*** Attenzione: “Ricordare che è necessaria
minor quantità di liquido perché manca l’evaporazione. Eccettuati il riso e la
pasta, tutti gli altri cibi possono rimanere nella cassetta più del tempo di
cottura”.
La dispensa riporta anche che la cassetta di cottura
può essere utilizzata in estate per conservare il ghiaccio, il latte e il brodo
e che serve anche per tenere caldo qualunque liquido durante la notte, utile
per bambini e malati.
Io personalmente finora l’ho usata per la pasta, che è
venuta buonissima e al dente, e per aiutarmi con la conserva di pomodoro, cioè mettendola dopo averla fatta bollire sul fuoco.
Devo dire che funziona e la temperatura rimane costante anche dopo molto tempo.
Ho visto che devo però lasciare la cassetta aperta dopo averla usata per far
raffreddare i cuscini interni!!
Questa idea è davvero un valido aiuto in cucina
per risparmiare gas, anche se per alcune pietanze dobbiamo pianificare
una cottura più lunga e quindi cominciare a cucinare in anticipo. Appena avrò
sperimentato nuove ricette con la cassetta di cottura ve lo farò sapere!
La dispensa, che si può scaricare dal sito
www.nonsprecare.it, la trovate qui.
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si può usare anche un frigo portatile sia morbido che rigido?( che ha chiusura ermetica)
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