È già parecchio tempo che siamo in quarantena, e la nostra
vita è cambiata… tutto quello che funzionava prima, ora non funziona, tutto
quello che davamo per scontato prima, ora non lo è più, ma in queste ultime
settimane che ci restano prima della fase due, possiamo riflettere sul
significato di questo essere fermi, e utilizzarlo come una vera e propria
occasione. Per cosa?
Il virus è un’occasione per… fare un esame di coscienza: vedere cosa fino ad ora non ha funzionato nella nostra vita e perché.
Riflettere, pensare, prendere una lente d’ingrandimento e guardare se stessi è
qualcosa che nel nostro quotidiano frenetico difficilmente facciamo… quindi
approfittiamone. Se normalmente evitiamo di guardare noi stessi, principalmente
per paura, ora mi sembra che può essere la cosa più facile del mondo… perché
siamo qui fermi senza fare niente. E i pensieri verso di noi vengono spontanei.
Non perdiamo quest’occasione e guardiamo cosa non va.
Il virus è un’occasione per… cambiare. Dopo aver
riflettuto, cosa non ci piace della nostra vita? Come possiamo eliminarlo,
cambiarlo, trasformarlo? Già la consapevolezza di aver capito che cosa non va è
un grande passo avanti. Ricordate che ci sono sempre innumerevoli possibilità
di cambiamento e di scelta, basta solo determinare di cercarle. E poi elenchiamo
le varie modalità che ci vengono in mente e facciamo un piano. Un vero piano questa volta.
Il virus è un’occasione per… aprire il nostro cuore.
Diventare più compassionevoli, più allerti ai sentimenti e bisogni degli altri.
E questo arricchisce la nostra vita, ci rende più umili e ci aiuta a
ridimensionare il nostro universo. Perché in questa solitudine sociale, mai
come adesso capiamo che non siamo soli e che non possiamo rimanere soli. Siamo
tutti uniti in qualche modo, quindi manteniamo questa unità, allarghiamo un po’ di più le
nostre braccia e non prendiamo per scontato più nessuno.
Il virus è un’occasione per… diventare frugali. Con
tutta questa situazione pandemica, ma anche di difficoltà economica, ci rendiamo conto forse
per la prima volta che niente è scontato, questa corsa senza cervello che noi
tutti intraprendiamo ogni giorno, tutti gli sfizi che ci vogliamo togliere a
tutti i costi, tutto ha un prezzo. Ritorniamo ad una gestione della nostra vita
più sobria, cambiamo i nostri valori e rendiamoli meno consumistici,
apprezziamo le piccole cose, le persone che amiamo, tutto ciò che grazie a Dio
abbiamo. Avremo meno ansia e saremo più felici, più soddisfatti.
Il virus è un’occasione per… prenderci cura di noi stessi.
Non tutti noi l’abbiamo fatto, non tutti noi siamo abituati a rispettare se
stessi, e a prendere precauzioni per nutrire il proprio corpo nel modo
appropriato, per fornirgli un buon apporto vitaminico e un adeguato movimento.
Il corpo è nostro, e noi ne siamo responsabili. Se lo trattiamo male, con fumo,
alcol, sedentarietà, ansia, eccessi, cibi sempre troppo grassi e troppo
elaborati, e poi pretendiamo che quando ci ammaliamo il dottore e le medicine
facciano miracoli, forse potrebbe essere troppo tardi. È la nostra
responsabilità, facciamo quello che possiamo adesso, per essere più
forti, qualsiasi cosa succeda. Se non abbiamo imparato almeno questo da una
pandemia mondiale, non so, a questo punto, cosa può aiutarci.
Se non possiamo con una bacchetta magica cancellare gli ultimi
due mesi e tutto il casino che ha combinato il coronavirus, se dobbiamo
rassegnarci ad accettarlo, almeno usiamolo. Grazie coronavirus, perché mi hai
fatto capire che posso cambiare. Che sono cambiata.
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