Avevo già parlato della frugalità di questo periodo
storico in questo post. Mi vorrei riallacciare per approfondire il modo di
vivere di allora, e per evidenziare alcune strategie pratiche di risparmio che
venivano utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale, in particolare in
Italia. Mi rifaccio soprattutto alla famosa dispensa “Non Sprecate” divulgata
nel 1942, che potete trovare qui. In questo post parlerò di cucina, ma ne seguirà
un'altro dove tratterò del risparmio in generale in casa.
Naturalmente questa dispensa fu emanata dal governo
fascista. Ora, a me non interessa minimamente valutarne l’aspetto politico in
questo post. Fatto sta che questo libricino contiene un pozzo di consigli
frugali che possiamo ancora oggi mettere in pratica, nonché costituisce una
finestra su un passato che molti di noi non hanno conosciuto di persona, e da
cui possiamo imparare molto.
Citazioni dell'epoca:
“Fate attenzione a tutto ciò che buttate nelle
immondizie: stracci, spaghi, carta, ossa, gusci d’uovo, scatolame, foglie di
ortaggi, bucce, gusci, noccioli, ecc. TUTTO PUÒ ESSERE RIUTILIZZATO”
“La battaglia contro gli sprechi ha le sue prime
trincee entro le pareti domestiche”
“Lo spreco è come la goccia che scava la pietra
“La lotta contro gli sprechi è una battaglia che
bisogna assolutamente vincere”
“Lo spreco è causato dalla mancanza di ordine e di
disciplina"
Consigli per cucinare:
- Usare pentole larghe e basse, la fiamma del gas non deve mai uscire
dalla base del recipiente.
- Quando un liquido ha raggiunto l’ebollizione, per mantenerla è
sufficiente una piccola fiamma.
- Non lasciare le pentole scoperte, ma usare sempre i coperchi, o meglio
ancora utilizzare il calore dell’ebollizione delle pentole sovrapponendo,
al posto del coperchio, un’altra pentola leggermente più grande piena di
acqua che si riscalderà e potrà servire a diversi usi.
- È consigliabile acquistare delle pentole sovrapponibili ed a più
scomparti che permettono di cucinare contemporaneamente carni, verdure e
frutta, risparmiando tempo, lavoro e combustibile.
- Usare e diffondere la cassetta di cottura.
La carne:
Buon lesso e buon brodo: si ottengono mettendo prima
in acqua fredda il midollo e le ossa, e dopo aver fatto bollire per un po’ di
tempo, si schiuma e si aggiunge la carne; si sala dopo aver schiumato.
La cottura a fuoco vivo della carne coagula l’albumina
e rinserra, attraverso la crosta che così si forma, tutti i succhi nutritivi
della carne.
Il pesce:
È necessario lavare rapidamente il pesce in acqua
fredda e poi cuocerlo in poca acqua bollente, appena sufficiente per coprirlo:
così facendo l’albumina si coagula interamente e il pesce non perde sapore.
Consigli vari per non sprecare in cucina:
- Per risparmiare olio: nella preparazione della maionese aggiungere
l’albume battuto a neve.
- Salsa economica: sbattere a lungo olio e acqua – nella stessa
proporzione – aggiungere succo di limone, acciughe e capperi tritati.
- Non lavare il riso ma setacciarlo, altrimenti lascerebbe nell’acqua la
sostanza migliore e, per la stessa ragione, non sorpassare i 15-20 minuti
di cottura, secondo il tipo.
- Prima di condire le patate si bagnino con qualche cucchiaio di acqua
calda salata o di vino bianco: così facendo si risparmierà molto olio.
- Tutte le acque delle verdure non amare servono per fare ottime e
nutrienti minestre.
- Le foglie verdi dell’insalata, broccoli, cavolfiori, radicchio si scottano e si condiscono in insalata, oppure si tritano
e si insaporiscono per fare ripieni di sformati.
- Le bucce di piselli bollite e passate al setaccio si fanno in
minestra.
- L’olio adoperato per friggere il pesce si deodora, per riutilizzarlo
in altre fritture, facendovi friggere un po’ di pane imbevuto di aceto.
- L’olio poco raffinato si sgrassa al fuoco con una fettina di limone.
- Per risparmiare olio e burro aggiungere qualche cucchiaio di latte:
nel sugo della pastasciutta; nell'arrosto e nell'umido,
nella verdura (spinaci, cavolfiori, bietole).
- Una lunga cottura della minestra di verdura sostituisce una parte di
condimento.
- Il pane raffermo si rinfresca riscaldandolo a bagnomaria per qualche
minuto in un recipiente chiuso – oppure lo si inumidisce superficialmente
appena e lo si passa al forno in recipiente ben chiuso.
- Non gettare il pane raffermo che si può riutilizzare in mille modi. Ad
esempio, per panatura della carne, per gnocchi di pane, sformati, dolci.
- Bucce di arancia e di mela si fanno seccare e si conservano in vasi di
vetro e in scatole di latta per i seguenti usi:
- si mettono un po’ a rinvenire nell’acqua tiepida, si immergono nella
pastella per dolci, si friggono e si spolverano di zucchero;
- si ottiene un’ottima bevanda prendendo delle bucce secche di mela o
di arancia, sulle quali si versa dell’acqua bollente, e poi si lascia
tutto in infusione. Volendo si può aggiungere un po’ di rum.
- Con le bucce di arancia si può fare un dolce: l’aranciata
sarda. Si taglia la parte gialla in filetti sottilissimi, che si tengono
a bagno per tre giorni, cambiando l’acqua tre volte al giorno. Poi si
mettono in un tegame con eguale peso di miele; si tengono sul fuoco
finché questi filetti si sono caramellati, aggiungendovi, all’ultimo
momento, delle mandorle tostate e tagliate a pezzetti
- Le bucce di limone, mandarino e arancia si possono utilizzare per
fare un liquore. Si taglia leggermente a fettine la sola buccia esterna,
senza bianco che darebbe un sapore amaro; queste fettine si mettono in
infusione in una bottiglia contenente alcole puro o acquavite; si
lasciano in infusione per almeno due mesi, si filtra poi il liquido e vi
si aggiunge uno sciroppo di acqua e zucchero. Bisogna usare bucce di
limone e di mandarino, oppure d’arancia e di limone, mai mandarino e
arancia insieme.
- Caffè di vinaccioli: i vinaccioli dell’uva sono un ottimo surrogato
del caffè; si lasciano a bagno per alcune ore, si fanno asciugare, si
tostano e si macinano.
Come conservare:
- I limoni si conservano tenendoli nell’acqua, che però va cambiata ogni
giorno.
- Le uova si conservano immergendole in un bagno di silicato di potassa
o di silicato di soda. Si lasciano asciugare e si avvolgono in carta.
Oppure si immergono nella paraffina fusa a bagnomaria lasciandole solo il
tempo sufficiente perché si ricoprano di uno strato leggerissimo che si
indurirà raffreddandosi
- Come conservare il pane: il pane non deve essere spezzato con le mani,
ma sempre ben tagliato in piccoli pezzi, se si vogliono evitare avanzi e
briciole che poi quasi sempre vanno sciupati. I resti del pane si
conservano in sacchetti di tela, il pangrattato e le eventuali briciole in
vasetti di vetro.
Leggi:
Frugalità degli anni '40: risparmio in casa
Frugalità degli anni '40: bucato e riciclo vestiti
Eravate al corrente delle strategie di
risparmio in cucina praticate durante la Seconda Guerra Mondiale? Avete
imparato qualcosa in più che potete mettere in pratica oggi?
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