Tuesday, September 11, 2012

Il bagno del marinaio

 

Una volta le persone avevano un approccio con l’igiene e la pulizia personale forse diverso da quello che abbiano noi oggi. Questa mania di lavarsi, al livello in cui l’abbiamo noi non c’era e la gente era felicissima di farsi un bagno una volta alla settimana e di lavarsi mani e faccia una volta al giorno. Forse quindi erano un po’ più sporchini di noi… ma una cosa è certa: non sprecavano tanta acqua come si fa in questo secolo! Pensavo quindi, perché non utilizzare una pratica antica, pur mantenendo il livello di igiene di cui abbiamo bisogno? Ed ecco quindi che arriva il bagno del marinaio

… ovvero fare il bagno nella bella vecchia tinozza!

 

O anche una qualsiasi bacinella grande di plastica va benissimo per lo scopo.

 

Allora in cosa consiste il bagno del marinaio?

 

Consiste nel riscaldare dell’acqua sul fuoco con una pentola grande, e quando è quasi bollente, riempirvi una tinozza e poi stemperare con dell’acqua fredda. Dopodiché si entra nella tinozza d’acqua, ci si bagna, ci si insapona con una spugna e ci si sciacqua, magari con l’aiuto di una tazza grande.

 

Questo quindi è un modo frugalissimo per risparmiare sia sull'acqua in generale, sia sull'acqua calda!

 

Il bagno un tempo si faceva una volta alla settimana, possibilmente il sabato, per essere ben puliti la domenica quando si andava a messa. Nel libro di Laura Ingalls “Farmer Boy” si trova una simpaticissima scena del piccolo Almanzo che deve farsi il bagno il sabato sera, davanti alla stufa della cucina, che profumava di pane, dolce e torte preparate tutto il giorno dalla mamma. Il bambino cerca di fare più veloce che può perché non gli piace lavarsi… anche se poi ammette che la sensazione di pulito con il pigiama addosso dopo era davvero speciale, la sensazione del sabato sera!

 

Riprendiamo quindi, se possibile queste vecchie abitudini, tornando alla vita di una volta, usando magari un sapone artigianale fatto da noi e oli essenziali o sali da bagno casalinghi nell'acqua del bagno!

 

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