Monday, January 30, 2012

Organizzazione della casa e della vita: Non essere organizzati costa!! (Parte I)


Era tanto che volevo scrivere un post sull'organizzazione, dal momento che è molto correlata alla frugalità, ed è anche stato, e qualche volta lo è ancora, un punto debole della mia vita. Oltre al fatto che la disorganizzazione porta scompiglio nella vita di chiunque, dal punto di vista materiale e psicologico, vivere senza regole e alla giornata ha notevoli ripercussioni negative sull'umore, sul nostro rapporto verso famigliari e amici, sul nostro lavoro ecc. E un grandissimo effetto negativo ce l'ha sul lato economico e quindi non essere organizzati ci può costare parecchio... Non ci credete? Beh, giudicate voi stessi...

Vorrei prendere, per questa dimostrazione ancora una volta la famiglia Rossi, ricapitolando che si tratta di padre, madre casalinga e due bambini. Questi poveri Rossi, quindi, oltre a essere effettivamente poveri, oggi sono anche totalmente e catastroficamente disorganizzati (ho esagerato qui per rendere più l'idea)... facciamo una capatina nel loro quotidiano e vediamo cosa succede...

Domenica sera ore 22:45: mamma, papà e figli (ancora alzati) guardano la TV. In giro caos totale. Alle 23 finisce il film e i bambini finalmente vanno a nanna. Nella loro camera sembra che sia scoppiata una bomba, la mamma cerca i pigiamini che sono scomparsi nel groviglio delle lenzuola dei lettini disfatti, e dopo un bel po' li trova per terra sotto il letto pieni di polvere e lanetta... quindi decide velocemente di infilargli dei pantaloni della tuta, perché pigiami puliti non ce ne sono, e li mette a letto. Il papà si mette davanti al computer, scrivendo su Facebook, e scambiandosi notizie con i suoi amici. Finalmente anche la mamma arriva, si mette a letto con il suo computer e si mette a chattare su Facebook con le sue amiche. Entrambi si tengono così occupati fino all'una, al che decidono di andare a dormire.

Lunedì mattina, ore 6:30: suona la sveglia ma nessuno reagisce. Continua a "beeppare" fino a che finalmente alle 7:30 la mamma si alza. Va in cucina e cerca la caffettiera tra la marea di piatti, bicchieri e pentole sporche nel lavandino e dovunque. Finalmente la trova, la lava e mette su il caffè. Poi guarda l'orologio inorridita e corre a svegliare i bambini, che non ne vogliono sapere di alzarsi. Mentre tra lagne e piagnistei i bimbi si alzano, e lei cerca di vestirli con metà di biancheria pulita e metà recuperata da quella sporca, perché è dalla scorsa settimana che non fa una lavatrice, con aumento di lamentele da parte dei pargoli che sono costretti a vestirsi con cose che non gli piacciono (e il più piccolo lo manda a scuola con la tuta con cui ha dormito la notte prima...), il papà si è alzato, è andato in bagno e si rade.

Ore 8:00: la mamma velocissimamente si mette una maglietta e un pantalone (quelli che aveva il giorno prima perché non ha tempo per pensare) e vola fuori con i bambini per accompagnarli a scuola, mentre il papà, di cattivissimo umore perché è tardi e non può prendersi il caffè e anche perché anche lui ha dovuto riesumare dei calzini dalla cesta dei panni sporchi, prende la sua macchina e va al lavoro.
Durante il tragitto, la mamma si ricorda di non essersi truccata e le viene il panico di dover uscire dalla macchina con quelle occhiaie. Quindi tira fuori i trucchi che ha sempre in borsa e naturalmente al primo semaforo comincia a truccarsi. Mentre cerca di mettersi il rimmel però, la macchina dietro comincia a suonare il clacson a tutto andare e lei capisce che il semaforo è verde e deve ripartire. Con una mossa velocissima rimette il rimmel nella borsetta e spinge il gas, ma il semaforo è ridiventato rosso e lei passa lo stesso rischiando grosso... beh questa volta le è andata bene. Ma ad un certo punto sente un grumo che le scende dalle ciglia e si posa sulla guancia, si strofina con la mano che si colora di nero... il terrore la assale e cerca di guardarsi allo specchio retrovisore e va addosso ad un’altra macchina... I bambini urlano ma non è successo niente, e per fortuna, perché non erano allacciati ai sedili, non c'era tempo di farlo prima. Lei scende mortificata a scusarsi con il guidatore vittima, che quando la vede truccata come un pellerossa in stato di guerra si arrabbia ancora di pìù... Il danno è semi-minimo, si scambiano i dati dell'assicurazione e lei riparte. E qui i bambini cominciano a lagnare perché hanno fame e lei si ricorda che si è dimenticata di dargli la merenda. Quindi fa una deviazione, va in un negozio di alimentari e gli compra al volo due pacchi di patatine e due cioccolate da mangiare subito, così stanno buoni. Finalmente li scarica a scuola e torna velocemente a casa a struccarsi.

Ore 8:40: il papà arriva al lavoro, ancora arrabbiato nero per astinenza da caffeina e per il traffico e entra dritto al bar del pianoterra dove si prende un caffè e un cornetto. È in ritardo ma al caffè non ci si rinuncia.

Ore 9:00: la mamma ritorna a casa e sente puzza di bruciato. Spera che non sia quello che sta pensando e invece sì, la macchinetta del caffè è ancora sul fuoco... ma senza manico, che si è totalmente sciolto ed è colato e si è appiccicato su tutta la base del fornello. Impreca, spegne il fuoco e si lascia andare sul divano. Si guarda intorno, vede il caos totale e le viene lo sconforto. Va a struccarsi, mette a fare un tè e per tirarsi su si mette davanti al computer. Dà un'occhiata alla sua pagina di Facebook e si mette a chattare con una amica.

Ore 11:00: il papà fa una pausa, si dirige nuovamente al bar a prendere un altro caffè. La mamma, che aveva finito di chattare con l'amica, ora sta al telefono con un'altra, ma poi si convince che è tempo di fare qualcosa e attacca. Alla vista della casa lo sconforto ritorna. Giocattoli e panni sul pavimento, tazze e bicchieri sporchi dovunque, la tavola ancora non sparecchiata dalla sera prima, montagne di panni da lavare e da stirare e la cucina quasi impenetrabile... mi ci vorranno secoli per pulire, pensa lei, guarda l'orologio, pensa che fra un'ora deve andare a prendere i bambini e quindi è troppo poco tempo per fare qualcosa, guarda cosa c'è in frigo, ma una ventata di odore strano la assale non appena lo apre. Quindi richiude, pensa alla rosticceria all'angolo, si trucca e esce dimenticando il telefono. Mentre va passa all'edicola e compra un paio di riviste di moda appena uscite.

Ore 12:00 la mamma va a prendere i bambini che si lamentano per tutto il tragitto che hanno fame. Per fortuna la mamma ha già comprato il pranzo alla rosticceria, quindi vanno velocemente a casa. Il papà riceve una telefonata dalla finanziaria che lo informa che non è stata pagata l'ultima rata e di provvedere subito al pagamento. Scusandosi e inventando una scusa li assicura che risolverà subito la questione, riattacca e chiama sua moglie per dirle di passare in banca. Ma lei però non risponde perché aveva dimenticato il telefono a casa. Pensa di chiedere un permesso al suo capo, ma poi cambia idea, dato che è già alterato perché la mattina arriva sempre in ritardo al lavoro.

Ore 13:00 il papà va a pranzo con i colleghi. Naturalmente ordinano primo, secondo e contorno, acqua minerale e caffè, e anche se lui non se lo può permettere, pensa di considerare come un investimento il far vedere di non essere un poveraccio, e ordina anche lui spendendo 20 euro. A casa i bimbi e la mamma mangiano e la mamma, pensando alle scene che gli farà il marito quando arriverà a casa, comincia a mettere a posto. Sgrida i bambini e li manda in camera loro a riordinare la loro stanza, mentre lei comincia a riempire la lavastoviglie. Poi si ricorda che non funzionava bene e si sconcerta perché tutta quella montagna di piatti non la può lavare a mano... quindi arrabbiata con suo marito per il suo previo disinteressamento al guasto, chiama un idraulico e fissa un appuntamento per il giorno dopo. Poi decide di mettere una lavatrice e già vede un filo di speranza al pensiero di minimizzare la montagna di panni sporchi sparsi per la casa, quando si accorge che ce n'erano ancora di bagnati dentro il cesto dell'oblò e tutti belli profumanti di muffa. Ancora più disperata riempie il cassettino di sapone e li lava ancora una volta. Nel frattempo, i bimbi si sono messi a giocare con le cose che avrebbero dovuto mettere a posto, e quando la mamma li vede decide di lasciar perdere con il riordino e li mette a fare i compiti, mentre lei cerca di rilassarsi e di distrarsi leggendo le riviste di moda che aveva comprato prima.

Ore 15:00: suonano alla porta, e la mamma imbarazzatissima per dover mostrare il caos, apre e si trova il postino davanti che le consegna una raccomandata: è l'ultimo richiamo prima dello stacco della corrente... Lei cerca di ricordarsi dove poteva essere l'altra bolletta che si erano dimenticati di pagare, ma invano. Il panico le assale. Su questa bolletta sono compresi anche gli interessi di mora dell'ultimo bollettino pagato in ritardo.

Ore 17:00: il papà esce dal lavoro, arrabbiato perché è troppo tardi per andare in banca e va a casa passando per il centro. Si ferma davanti a un centro commerciale e decide di fare una passeggiata per rilassarsi. Passa davanti al negozio di elettronica e si ferma a guardare una macchina fotografica, una che da tempo voleva acquistare... e siccome è arrabbiato e stufo di tante rinunce entra e la compra...

Ore 18:00: il papà torna a casa e trova il caos, i bambini davanti alla TV e la moglie al telefono... Lei lo vede nero e riattacca. Comincia una discussione, lui è arrabbiato perché lei non ha risposto al telefono, lei dice che lo aveva dimenticato a casa, lui chiede perché non lo ha richiamato, ma lei dice che il telefono era scarico e non sapeva dove era andato a finire il ricaricatore, allorché lui, ancora più fumante gli chiede perché almeno non ha messo a posto questo disastro e lei dice che è colpa sua se la lavastoviglie è rotta e che ha già chiamato un idraulico, lui si arrabbia che non ci sono abbastanza soldi, e lei dice che è colpa sua se non guadagna abbastanza, che lei si sente attaccata e depressa e per questo ha avuto un incidente con la macchina la mattina, il papà arriva all'orlo dell'esasperazione e le risponde che ora dovranno pagare di più per l'assicurazione, come se non bastassero tutte le bollette che hanno, e lei risponde che lui non sa neanche dove le mette le bollette quando arrivano, e che è arrivato l'ultimo richiamo della luce, lui furioso tira in alto il pacchetto che ha in mano e la mamma ancora più furiosa di lui gli chiede che cos'è e come gli viene in mente di spendere soldi per un'altra macchinetta fotografica, blablabla, eccetera, eccetera, eccetera.

Alle 20:00: ancora litigano, ma sono esausti e la mamma si ricorda che non c'è niente di pronto. Lui le intima di andare a cucinare ma quando viene costretto lui stesso ad esaminare il frigo, cambia idea e ordina tre pizze dalla pizzeria di fronte....

E così ogni giorno.

Questo è solo un esempio, molto esagerato, di cosa significhi vivere senza avere un minimo di organizzazione in  famiglia. È vero che mantenere una casa può essere un lavoro duro, ma senza organizzazione e la cura delle nostre cose le conseguenze potrebbero essere ancora più dure. Guardando questa famiglia, io non credo che né il papà, né la mamma siano cattivi o stupidi e neanche che manchi amore per loro stessi e per i bambini. Quello che manca appunto è la facoltà di organizzare tutte quelle incombenze e quei compiti quotidiani di cui abbiamo la responsabilità, e che se portati a termine potrebbero rendere la nostra vita non solo più semplice ma anche molto meno costosa.

Dato che il post su questo argomento è troppo lungo, finisce qui la prima parte. La seconda parte, a breve, tratterà della soluzione che risolverà tutti i problemi dei signori Rossi: l'organizzazione.

Organizzazione della casa e della vita: Non essere organizzati costa!! (Parte II)


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