Era tanto che volevo scrivere un post
sull'organizzazione, dal momento che è molto correlata alla frugalità, ed è
anche stato, e qualche volta lo è ancora, un punto debole della mia vita. Oltre
al fatto che la disorganizzazione porta scompiglio nella vita di chiunque, dal
punto di vista materiale e psicologico, vivere senza regole e alla giornata ha
notevoli ripercussioni negative sull'umore, sul nostro rapporto verso
famigliari e amici, sul nostro lavoro ecc. E un grandissimo effetto negativo ce
l'ha sul lato economico e quindi non essere organizzati ci può costare
parecchio... Non ci credete? Beh, giudicate voi stessi...
Vorrei prendere, per questa
dimostrazione ancora una volta la famiglia Rossi, ricapitolando che
si tratta di padre, madre casalinga e due bambini. Questi poveri Rossi, quindi,
oltre a essere effettivamente poveri, oggi sono anche totalmente e catastroficamente
disorganizzati (ho esagerato qui per rendere più l'idea)... facciamo
una capatina nel loro quotidiano e vediamo cosa succede...
Domenica sera ore 22:45: mamma, papà
e figli (ancora alzati) guardano la TV. In giro caos totale. Alle 23 finisce il
film e i bambini finalmente vanno a nanna. Nella loro camera sembra che sia
scoppiata una bomba, la mamma cerca i pigiamini che sono scomparsi nel
groviglio delle lenzuola dei lettini disfatti, e dopo un bel po' li trova per
terra sotto il letto pieni di polvere e lanetta... quindi decide velocemente di
infilargli dei pantaloni della tuta, perché pigiami puliti non ce ne sono, e li
mette a letto. Il papà si mette davanti al computer, scrivendo su Facebook, e
scambiandosi notizie con i suoi amici. Finalmente anche la mamma arriva, si
mette a letto con il suo computer e si mette a chattare su Facebook con le sue
amiche. Entrambi si tengono così occupati fino all'una, al che decidono di
andare a dormire.
Lunedì mattina, ore 6:30: suona la
sveglia ma nessuno reagisce. Continua a "beeppare" fino a che
finalmente alle 7:30 la mamma si alza. Va in cucina e cerca la caffettiera tra
la marea di piatti, bicchieri e pentole sporche nel lavandino e dovunque.
Finalmente la trova, la lava e mette su il caffè. Poi guarda l'orologio
inorridita e corre a svegliare i bambini, che non ne vogliono sapere di
alzarsi. Mentre tra lagne e piagnistei i bimbi si alzano, e lei cerca di
vestirli con metà di biancheria pulita e metà recuperata da quella sporca,
perché è dalla scorsa settimana che non fa una lavatrice, con aumento di
lamentele da parte dei pargoli che sono costretti a vestirsi con cose che non
gli piacciono (e il più piccolo lo manda a scuola con la tuta con cui ha
dormito la notte prima...), il papà si è alzato, è andato in bagno e si rade.
Ore 8:00: la mamma
velocissimamente si mette una maglietta e un pantalone (quelli che aveva il
giorno prima perché non ha tempo per pensare) e vola fuori con i bambini per
accompagnarli a scuola, mentre il papà, di cattivissimo umore perché è tardi e
non può prendersi il caffè e anche perché anche lui ha dovuto riesumare dei
calzini dalla cesta dei panni sporchi, prende la sua macchina e va al lavoro.
Durante il tragitto, la mamma si
ricorda di non essersi truccata e le viene il panico di dover uscire dalla
macchina con quelle occhiaie. Quindi tira fuori i trucchi che ha sempre in
borsa e naturalmente al primo semaforo comincia a truccarsi. Mentre cerca di
mettersi il rimmel però, la macchina dietro comincia a suonare il clacson a
tutto andare e lei capisce che il semaforo è verde e deve ripartire. Con una
mossa velocissima rimette il rimmel nella borsetta e spinge il gas, ma il
semaforo è ridiventato rosso e lei passa lo stesso rischiando grosso... beh questa
volta le è andata bene. Ma ad un certo punto sente un grumo che le scende dalle
ciglia e si posa sulla guancia, si strofina con la mano che si colora di
nero... il terrore la assale e cerca di guardarsi allo specchio retrovisore e
va addosso ad un’altra macchina... I bambini urlano ma non è successo niente, e
per fortuna, perché non erano allacciati ai sedili, non c'era tempo di farlo
prima. Lei scende mortificata a scusarsi con il guidatore vittima, che quando
la vede truccata come un pellerossa in stato di guerra si arrabbia ancora di
pìù... Il danno è semi-minimo, si scambiano i dati dell'assicurazione e lei
riparte. E qui i bambini cominciano a lagnare perché hanno fame e lei si
ricorda che si è dimenticata di dargli la merenda. Quindi fa una deviazione, va
in un negozio di alimentari e gli compra al volo due pacchi di patatine e due
cioccolate da mangiare subito, così stanno buoni. Finalmente li scarica a
scuola e torna velocemente a casa a struccarsi.
Ore 8:40: il papà
arriva al lavoro, ancora arrabbiato nero per astinenza da caffeina e per il
traffico e entra dritto al bar del pianoterra dove si prende un caffè e un
cornetto. È in ritardo ma al caffè non ci si rinuncia.
Ore 9:00: la mamma
ritorna a casa e sente puzza di bruciato. Spera che non sia quello che sta
pensando e invece sì, la macchinetta del caffè è ancora sul fuoco... ma senza
manico, che si è totalmente sciolto ed è colato e si è appiccicato su tutta la
base del fornello. Impreca, spegne il fuoco e si lascia andare sul divano. Si
guarda intorno, vede il caos totale e le viene lo sconforto. Va a struccarsi,
mette a fare un tè e per tirarsi su si mette davanti al computer. Dà
un'occhiata alla sua pagina di Facebook e si mette a chattare con una amica.
Ore 11:00: il papà fa
una pausa, si dirige nuovamente al bar a prendere un altro caffè. La mamma, che
aveva finito di chattare con l'amica, ora sta al telefono con un'altra, ma poi
si convince che è tempo di fare qualcosa e attacca. Alla vista della casa lo
sconforto ritorna. Giocattoli e panni sul pavimento, tazze e bicchieri sporchi
dovunque, la tavola ancora non sparecchiata dalla sera prima, montagne di panni
da lavare e da stirare e la cucina quasi impenetrabile... mi ci vorranno secoli
per pulire, pensa lei, guarda l'orologio, pensa che fra un'ora deve andare a
prendere i bambini e quindi è troppo poco tempo per fare qualcosa, guarda cosa
c'è in frigo, ma una ventata di odore strano la assale non appena lo apre.
Quindi richiude, pensa alla rosticceria all'angolo, si trucca e esce
dimenticando il telefono. Mentre va passa all'edicola e compra un paio di
riviste di moda appena uscite.
Ore 12:00 la mamma
va a prendere i bambini che si lamentano per tutto il tragitto che hanno fame.
Per fortuna la mamma ha già comprato il pranzo alla rosticceria, quindi vanno
velocemente a casa. Il papà riceve una telefonata dalla finanziaria che lo
informa che non è stata pagata l'ultima rata e di provvedere subito al
pagamento. Scusandosi e inventando una scusa li assicura che risolverà subito
la questione, riattacca e chiama sua moglie per dirle di passare in banca. Ma
lei però non risponde perché aveva dimenticato il telefono a casa. Pensa di
chiedere un permesso al suo capo, ma poi cambia idea, dato che è già alterato
perché la mattina arriva sempre in ritardo al lavoro.
Ore 13:00 il papà
va a pranzo con i colleghi. Naturalmente ordinano primo, secondo e contorno,
acqua minerale e caffè, e anche se lui non se lo può permettere, pensa di
considerare come un investimento il far vedere di non essere un poveraccio, e
ordina anche lui spendendo 20 euro. A casa i bimbi e la mamma mangiano e la
mamma, pensando alle scene che gli farà il marito quando arriverà a casa,
comincia a mettere a posto. Sgrida i bambini e li manda in camera loro a
riordinare la loro stanza, mentre lei comincia a riempire la lavastoviglie. Poi
si ricorda che non funzionava bene e si sconcerta perché tutta quella montagna
di piatti non la può lavare a mano... quindi arrabbiata con suo marito per il
suo previo disinteressamento al guasto, chiama un idraulico e fissa un
appuntamento per il giorno dopo. Poi decide di mettere una lavatrice e già vede
un filo di speranza al pensiero di minimizzare la montagna di panni sporchi
sparsi per la casa, quando si accorge che ce n'erano ancora di bagnati dentro
il cesto dell'oblò e tutti belli profumanti di muffa. Ancora più disperata
riempie il cassettino di sapone e li lava ancora una volta. Nel frattempo, i
bimbi si sono messi a giocare con le cose che avrebbero dovuto mettere a posto,
e quando la mamma li vede decide di lasciar perdere con il riordino e li mette
a fare i compiti, mentre lei cerca di rilassarsi e di distrarsi leggendo le
riviste di moda che aveva comprato prima.
Ore 15:00: suonano alla
porta, e la mamma imbarazzatissima per dover mostrare il caos, apre e si trova
il postino davanti che le consegna una raccomandata: è l'ultimo richiamo prima
dello stacco della corrente... Lei cerca di ricordarsi dove poteva essere
l'altra bolletta che si erano dimenticati di pagare, ma invano. Il panico le
assale. Su questa bolletta sono compresi anche gli interessi di mora
dell'ultimo bollettino pagato in ritardo.
Ore 17:00: il papà
esce dal lavoro, arrabbiato perché è troppo tardi per andare in banca e va a
casa passando per il centro. Si ferma davanti a un centro commerciale e decide
di fare una passeggiata per rilassarsi. Passa davanti al negozio di elettronica
e si ferma a guardare una macchina fotografica, una che da tempo voleva
acquistare... e siccome è arrabbiato e stufo di tante rinunce entra e la
compra...
Ore 18:00: il papà
torna a casa e trova il caos, i bambini davanti alla TV e la moglie al
telefono... Lei lo vede nero e riattacca. Comincia una discussione, lui è
arrabbiato perché lei non ha risposto al telefono, lei dice che lo aveva
dimenticato a casa, lui chiede perché non lo ha richiamato, ma lei dice che il
telefono era scarico e non sapeva dove era andato a finire il ricaricatore,
allorché lui, ancora più fumante gli chiede perché almeno non ha messo a posto
questo disastro e lei dice che è colpa sua se la lavastoviglie è rotta e che ha
già chiamato un idraulico, lui si arrabbia che non ci sono abbastanza soldi, e
lei dice che è colpa sua se non guadagna abbastanza, che lei si sente attaccata
e depressa e per questo ha avuto un incidente con la macchina la mattina, il
papà arriva all'orlo dell'esasperazione e le risponde che ora dovranno pagare di più per l'assicurazione, come se non bastassero tutte le bollette che hanno,
e lei risponde che lui non sa neanche dove le mette le bollette quando arrivano,
e che è arrivato l'ultimo richiamo della luce, lui furioso tira in alto il
pacchetto che ha in mano e la mamma ancora più furiosa di lui gli chiede che
cos'è e come gli viene in mente di spendere soldi per un'altra macchinetta
fotografica, blablabla, eccetera, eccetera, eccetera.
Alle 20:00: ancora
litigano, ma sono esausti e la mamma si ricorda che non c'è niente di pronto.
Lui le intima di andare a cucinare ma quando viene costretto lui stesso ad
esaminare il frigo, cambia idea e ordina tre pizze dalla pizzeria di fronte....
E così ogni giorno.
Questo è solo un esempio, molto
esagerato, di cosa significhi vivere senza avere un minimo di organizzazione in
famiglia. È vero che mantenere una casa può essere un lavoro duro, ma
senza organizzazione e la cura delle nostre cose le conseguenze potrebbero
essere ancora più dure. Guardando questa famiglia, io non credo che né il papà,
né la mamma siano cattivi o stupidi e neanche che manchi amore per loro stessi
e per i bambini. Quello che manca appunto è la facoltà di organizzare tutte
quelle incombenze e quei compiti quotidiani di cui abbiamo la responsabilità, e
che se portati a termine potrebbero rendere la nostra vita non solo più
semplice ma anche molto meno costosa.
Dato che il post su questo argomento è
troppo lungo, finisce qui la prima parte. La seconda parte, a breve, tratterà
della soluzione che risolverà tutti i problemi dei signori Rossi:
l'organizzazione.
Organizzazione della casa e della vita: Non essere organizzati costa!! (Parte II)
(Se ti è piaciuto questo post, puoi seguirmi su Facebook o iscriverti via e-mail, per ricevere tanti altri consigli frugali!)
No comments:
Post a Comment